domenica 27 settembre 2009

La Storia di Betty

Ho 25 anni e finora ho sempre vissuto a Milano.
Mi sono appena licenziata da una società dove svolgevo il lavoro di segretaria da un anno, dove avevo un contratto a tempo indeterminato e dove guadagnavo netti poco più di mille euro al mese.
Mi trovavo abbastanza bene, soprattutto per l’ambiente di lavoro, ma ho deciso di licenziarmi perché vado a vivere in una città di mare, dove abita il mio ragazzo e dove lavorerò servendo nel ristorante di un suo amico.
Ho fatto l’artistico e ho cominciato a lavorare presto: già a 16 anni facevo lavori stagionali e in nero: servivo in una gelateria, poi ho lavorato per sei mesi all’estero lavorando da commessa in negozi.
Verso i 20 anni, per tre anni, ho lavorato in un negozio di telefonia e fotografia, che portavo avanti quasi da sola: mi piaceva, soprattutto la parte creativa di fotografia, e avevo un contratto a tempo indeterminato; me ne sono andata perché ero molestata.
Poi ho fatto altri due lavori temporanei a progetto in settori ancora diversi, senza molta soddisfazione, fino al lavoro dell’ultimo anno, che adesso sto lasciando.

Penso che tutte le persone che dicono che in Italia il lavoro non c’è dicono una cavolata; certo, solo pochi hanno la fortuna di trovare esattamente quello che sognano, ma se uno si adatta il lavoro c’è.

Di tutti i lavori che ho fatto, quello di fotografia è quello che mi è piaciuto di più perché era il più vicino al mio sogno, ma mi andavano bene anche gli altri lavori perché stare a casa non me lo potevo permettere: i miei non sono ricchi e dei soldi dovevo portarli a casa.

Ho voglia di indipendenza da un po’, ma finora ho vissuto in famiglia sia perché con 1000 euro al mese economicamente non era possibile far diversamente, sia per affetto nei confronti dei miei.
Comunque, un lavoro l’ho sempre cercato anche perché mi desse un po’ di indipendenza economica. Anche tra i miei amici la voglia di indipendenza c’è, ma anche per loro la principale difficoltà è economica.

Adesso mi sposo, cambio città e cambio lavoro: è un rischio, ma se non rischio adesso quando lo faccio?

Il TFR? Cos’è?
Di solito sulla busta paga leggo l’ultima riga in basso, non so quanti soldi sono trattenuti. Non ho idea di dove finiscono, forse finiscono in fondi, forse lo sa più lei di me…

La pensione?
Incrocio le dita che un giorno ci sarà, ma non è una cosa a cui penso, la vedo così lontana… Comunque la dovrei avere dopo 35 anni dal mio primo lavoro, o no? Non bastano 58 anni per andare in pensione?

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